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Decreto Legislativo n.106/2017: alcune valutazioni

E’ ormai nota la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo n.106/2017, che rappresenta l’adeguamento della normazione nazionale al Regolamento Prodotti da Costruzione (305/2011). La maggior parte dei lettori di questo Decreto si è soffermata sugli articoli 19 e 20, che stabiliscono il regime sanzionatorio decisamente rilevante per i “materiali e prodotti per uso antincendio”, senza valutare tuttavia tutti gli impatti di questo testo legislativo.

Aspetti normativi

Segnalerei anzitutto le due definizioni relative ai prodotti, che riguardano sia la protezione attiva che passiva, e alle amministrazioni competenti, individuate nel Ministero dell’Interno per i prodotti antincendio. Pare forse scontato, ma il tema della vigilanza sul mercato, ad oggi a mio avviso poco efficace, annoverava una sovrapposizione di funzioni da Ministeri (Infrastrutture, Sviluppo Economico, Interni) e Agenzia delle Dogane che rendeva di fatto impossibile indirizzare reclami ed ottenerne riscontro.

Il secondo aspetto che trovo saliente riguarda i contenuti della dichiarazione di prestazione, per i quali si ribadisce (articolo 6 comma 1) la responsabilità del fabbricante circa l’indicazione in DoP delle prestazioni relative alle caratteristiche essenziali rispetto all’uso o gli usi previsti, di cui all’articolo 6, paragrafo 3, lettera e) del Regolamento 305/2011. Non solo: il comma successivo dello stesso articolo 6 del Decreto stabilisce la facoltà di elencare le caratteristiche essenziali e le prestazioni dei prodotti mediante decreto interministeriale. Le implicazioni sui prodotti antincendio impiegati nella protezione attiva potrebbero essere numerose, soprattutto per quelle norme armonizzate per le quali sussistono opzioni con requisito.

Il terzo aspetto concerne la standardizzazione normativa. Il quadro europeo elle norme armonizzate è preoccupante: se nel 2010 la percentuale di norme predisposte dai comitati tecnici CEN e CENELEC e pubblicate in Gazzetta Europea era pari a 83%, nel 2017 questa percentuale è crollata a 17%. Ad aprile 2017 ben 1071 norme risultavano in attesa di pubblicazione (spesso per ragioni burocratiche o per un evidente contrasto tra i mandati della Commissione e i lavori dei gruppi CEN e CENELEC), con il 90% dei costi sostenuti dall’industria.

Se non si contestualizza dunque il Decreto 106 nell’ambito di questo vuoto normativo, non si comprende come l’urgenza non risieda primariamente nell’inasprimento sanzionatorio, quanto nella confusione e nell’assenza di norme rispetto alle quali dichiarare la conformità di un prodotto. Con il parallelo proliferare di marchi nazionali.

L’insistenza sull’invarianza finanziaria, in virtù della quale la legislazione non deve introdurre nuovi oneri per la finanza pubblica, conduce da un lato ad un onere trasferito sulle imprese (quello sulla vigilanza appare sibillino) e, al contempo, all’assenza cronica nei tavoli tecnici europei di esperti italiani; ciò determina, in ultima analisi, uno scarso peso del nostro Paese nel contesto della normazione, un’evidenza che, nella protezione attiva, è ormai conclamata.

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Il quarto elemento, relativo alle sanzioni, colpisce per entità e puntualità, e sicuramente provocherà l’innalzamento del livello di attenzione rispetto alla certificazione di prodotto e alla redazione e fornitura della dichiarazione di prestazione per i prodotti. E’ presumibile che tali sanzioni verranno irrogate principalmente in occasione di contenziosi o di reclami, nei quali il contrasto di interessi esigerà un approfondimento che arrivi sino alla valutazione dei contenuti della dichiarazione di prestazione. Più rilevante è, invece, l’estensione del quadro sanzionatorio ai costruttori, ai direttori lavori, ai collaudatori e ai progettisti: non sia mai che questo spauracchio non costituisca un incentivo ad instaurare un proficuo rapporto tra fabbricanti, costruttori di opere e professionisti.

Gli aspetti salienti del Decreto 106/2017 nonchè le sue implicazioni per i prodotti impiegati nella rivelazione incendi -settore che contraddistingue SV nel panorama nazionale – saranno richiamati nel seminario tecnico di SafetyExpo 2017; il nostro workshop tecnico si terrà mercoledì 20 settembre alle ore 12.30 e affronterà l’interessante tema della rivelazione incendi nei magazzini di stoccaggio.